Villar Perosa è un delizioso paese situato a 530 metri di altitudine nella splendida Val Chisone, in Piemonte. Siamo in provincia di Torino, a circa 5O chilometri dal capoluogo. Un luogo tranquillo, immerso in un contesto paesaggistico di straordinaria bellezza con le vette alpine che incorniciano la vallata.
Il paese è famoso per essere il luogo di nascita dell’imprenditore e politico Giovanni Agnelli, nato qui nel 1866. Qui si trova la residenza estiva della famiglia Agnelli e per molti anni Villar Perosa ha ospitato il ritiro estivo della squadra calcistica della Juventus. Prima dell’arrivo dell’industria meccanica, Villar Perosa basava la sua economia sull’agricoltura, in particolare sulla coltivazione delle mele che infatti appaiono anche sullo stemma cittadino.
Cosa vedere a Villar Perosa
La Chiesa di San Pietro in Vincoli si erge splendida e maestosa su un altura poco al di sopra del centro di Villar Perosa. Le prime tracce delle sua esistenza risalgono al 1078 quando in un atto ufficiale la contessa Adelaide di Susa la dona all’Abbazia di Pinerolo. Dal 1709 al 1716 dei lavori di ricostruzione le donano il suo attuale aspetto e l’anno successivo, nel 1717, viene consacrata. Si presenta elegante e solenne con una facciata luminosa in stile neoclassico-barocco.
Il fulcro centrale di Villar Perosa è piazza della Libertà dove si affaccia il palazzo del municipio. Davanti ad esso vi è il busto, opera dello scultore Luigi Aghemo, dedicato al villarese Giovanni Agnelli, sindaco della cittadina dal 1895 al 1945.
Nel centro si trovano anche i rifugi antiaerei, costruiti nel 1943 per proteggere i cittadini villaresi dai bombardamenti. Questi si snodano sotto il terreno per oltre 730 metri, conservando ancora i cunicoli originali. Deliziosa anche la bianca Chiesa di Sant’Aniceto, costruita nel 1927 in uno stile razionalista e situata nella zona di industrializzazione nei pressi del villaggio Agnelli.
La Miniera di Santa Barbara si trova lungo il sentiero che conduce verso la Big Bench n°183. Attiva dal 1860, veniva utilizzata per l’estrazione della grafite. Rimasta funzionante fino 1966, è stata restaurata nel 1998 per ricordare il minatore Damiano Alfredo, partigiano piemontese che qui dimorò braccato tra il 1943 ed il 1944 prima di essere trucidato dai nazifascisti il 22/10/1944.
Letture e mappe dei sentieri consigliate
Big Bench n°183: la Panca Gigante del Fò
La Panchina Gigante del Fò (Faggio) di Villar Perosa fa parte della Big Bench Community Project ed è la numero 183. Di un allegro e vivace colore rosa, spicca in mezzo al bosco ed è stata inaugurata nel 2021. Seduti sull’installazione, immersi nei suoni della natura, il panorama alla quale si assiste è mozzafiato. La vista si apre sulla sottostante val Chisone e le vette innevate delle Alpi Cozie sembrano quasi a portata di mano.
Per raggiungere il sentiero dove comincia la camminata per la Big Bench, bisogna seguire le indicazioni per la strada Pramartino, che sale dal borgo di San Pietro Val Lemina. Dopo circa 4 chilometri di tornanti in una strada piuttosto stretta, si trova un piazzale con un grande albergo abbandonato. Da qui si può lasciare l’auto e proseguire a piedi seguendo le indicazioni per borgata Miandassa.
Nel bosco alcuni cartelli rosa indicano la via da seguire. La strada è di sterrata, ma è visibile sul terreno ed è ben battuta. Alcuni segnali bianco-rossi aiutano ad orientarsi verso la Panca Gigante. Dopo circa 10 minuti di cammino dal parcheggio si trova la miniera di Santa Barbara, dove è presente una sorgente di acqua e dei tavolini da pic-nic.
Si prosegue poi in discesa per altri 15 minuti circa e, oltrepassate le case di borgata Miandassa, si raggiunge la meta. Il percorso si snoda tutto all’interno del bosco, a prevalenza di castagni. Il cammino è di facile percorrenza, ma sono sempre consigliate delle scarpe comode.
Sul suolo l’autunno si mescola con la primavera ed i nostri passi serpeggiano tra ricci di castagne, foglie secche e le prime colorate fioriture primaverili di viole e primule.