San Venanzo è un piccolo e grazioso borgo situato ad un’altitudine di 465 metri in provincia di Terni, nel cuore caldo dell’Umbria. Il paese si erge, tra boschi e colline, sul costone di uno dei tre vulcani “bonsai” localizzati nei pressi del Monte Peglia. Il territorio è caratterizzato da un ambiente naturale incontaminato e selvaggio, uno dei più interessanti della regione.
Il borgo di San Venanzo ha origini bizantine: la sua costruzione risale infatti al VIII secolo. Il territorio era comunque abitato fin da tempi più remoti come dimostrano le tracce lasciate da uomini già in epoca Neolitica e Paleolitica e da reperti successivi che testimoniano che anche gli Etruschi avevano trovato in questi luoghi una casa ideale.
Cosa vedere a San Venanzo
Centro storico
Il centro storico di San Venanzo è piccolo ma delizioso. Situato tra la valle del Tevere e l’Orvietano, il nucleo abitativo si presenta adagiato su un costone di origine vulcanica. Tra gli edifici più interessanti dal punto di vista architettonico spicca la splendida Villa Faina, sede comunale dal 1962. Il palazzo, di origine medievale, venne acquisito nel 1830 dalla famiglia dei conti Faina, che lo trasformarono dandogli l’aspetto attuale.
Il palazzo sorge all’interno dei Giardini Villa Faina, uno splendido parco comunale dove si trovano anche una fontana, un grazioso laghetto ed un’alta torre in pietra, superstite dell’antico castello.
Il principale luogo di culto cittadino è la Chiesa di San Venanzo (edificata tra il 1910 ed il 1913), dedicata a Venanzio, nobile romano convertitosi al Cristianesimo e per questo martirizzato dall’imperatore romano Decio. La chiesa si trova all’ingresso del paese. Di notevole bellezza anche il Palazzo Faina, collocato nei pressi della Villa e sede del Museo Vulcanologico di San Venanzo.
Museo vulcanologico
Il Museo vulcanologico di San Venanzo è nato nel 1999, in seguito alla scoperta dell’esistenza di tre crateri vulcanici nel territorio sanvenanzese. Questo importante rinvenimento scientifico ha permesso di rivelare una parte della storia geologica del territorio e scoprire che “solo” 265.000 anni fa, uno dei tre vulcani era ancora in attività.
All’interno del museo, che si sviluppa in quattro sale espositive, spicca la Venanzite, roccia peculiare del territorio, formatasi in seguito del consolidamento della lava. Essa è caratterizzata da una composizione praticamente unica nel suo genere. Questo particolare tipo di formazione rocciosa ha contribuito notevolmente alla diffusione della fama di questa piccola cittadina nel il mondo.
Altri reperti di notevole interesse sono i fossili di un uovo di dinosauro proveniente dalla Cina ed il cranio di un Elephas meridionalis, rinvenuto nelle vicinanze dell’area. In una delle sale è stata invece allestista un antiquarium dove è possibile ammirare i reperti di origine etrusco-romana ritrovati nel territorio di San Venanzo. Grazie al museo è possibile approfondire la storia di questo particolare territorio e delle formazioni rocciose, comprendendo così meglio quello che poi potremo ammirare al Parco Vulcanologico.
Letture consigliate
Parco vulcanologico
Il Parco Museo Vulcanologico di San Venanzo si trova a poca distanza dal centro storico. Quest’area protetta è un vero scrigno di tesori geologici. Un percorso pedonale si sviluppa per circa 2 chilometri all’interno del parco attraversando ambienti dalla bellezza unica e suggestiva.
Camminando all’interno dell’ex cava è possibile ammirare antichissime colate, coni e anelli di tufo, bastioni tufacei e crateri. Qui incontriamo, nel sua ambiente naturale, la rara venanzite, oltre ad altre rocce e minerali altrettanto rari come la Willhendersonite e l’Umbrianite.
Alcuni chiari pannelli informativi aiutano anche i meno esperti a comprendere meglio l’importanza e la bellezza geologica dell’area, imparando a riconoscere le varie tipologie di roccia presenti.
Camminare all’interno di una colata lavica è un’esperienza affascinante e avvincente. È emozionante pensare che sotto i piedi, il terreno racconta storie millenarie di esplosioni e flussi magmatici. In questo scenario unico, ogni passo diventa un viaggio nel tempo e nello spazio, una connessione con le forze primordiali che hanno plasmato il nostro pianeta e che continuano, ancora oggi, a plasmarlo.
Parco dei Sette Frati sul Monte Peglia
Il Parco dei Sette Frati si trova in prossimità della vetta del Monte Peglia. Quest’area verde è di notevole interesse naturalistico ed al suo interno ospita una riserva faunistica protetta oltre al Centro di documentazione flora e fauna del Monte Peglia. Il bosco è caratterizzato da cerri ad alto fusto, mentre i pratoni costituiscono una terrazza naturale dalla quale ammirare splendidi panorami.
Una rete di sentieri escursionistici, ben tracciati e battuti, attraversano l’area alternando passeggiate all’interno dello splendido bosco a punti dove il paesaggio si apre su verdi pratoni. I percorsi salgono e scendono dolcemente, seguendo la morfologia del territorio senza diventare mai troppo impegnativi.
Consigliata una passeggiata fino alla vetta del Monte Piatto: qui la vegetazione diventa più rada, ma dall’altopiano si apre una vista a 360° su tutto il territorio circostante con una vista davvero mozzafiato.