Parco Sponga: un’oasi di pace tra acqua e natura a Canistro

Parco Sponga

Il Parco Sponga è un luogo magico, immerso nei boschi del Parco Regionale dei Monti Simbruini. Ci troviamo in Abruzzo, nella Valle Roveto, quasi al confine con il Lazio. Qui la natura e l’acqua dominano il territorio, rendendo il paesaggio rigoglioso e stupendo.

Parco Sponga
Ponticello di legno sul laghetto inferiore


Il Parco naturale Sponga si trova all’interno del territorio comunale di Canistro (provincia L’Aquila). Situato a quota 800 m. slm, è un parco attrezzato posto tra i borghi di Canistro Superiore e Canistro Inferiore. Questo splendido parco comunale è anche un’area attrezzata dove è possibile rilassarsi facendo pic-nic oppure fare passeggiate o escursioni sui sentieri segnalati.

Parco Naturale Sponga: area attrezzata e cascate tra gli alberi

L’area prende il nome dal torrente La Sponga che la attraversa creando scorci meravigliosi. Cascate, due laghetti e ponticelli di legno sul torrente fanno del parco un luogo incantevole. Faggi, castagni, carpini, querce e ornelli fanno parte della popolazione verde del parco, regalando ombra e riparo ai numerosi uccellini che si possono ascoltare mentre cinguettano tra i rami.

Parco Sponga
Il laghetto superiore del parco con la prima cascatella


Il nome del torrente, che da nome al parco, deriva dal termine dialettale locale utilizzato per la parola “spugna”. Infatti La Sponga, prima di confluire a fondovalle nel fiume Liri, scivola sulle pareti rocciose scomparendo e apparendo più volte lungo il suo cammino, come assorbito e rilasciato dalle rocce.

Parco Sponga
La bellezza della seconda cascatella del parco

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Quest’area, situata in un avvallamento ai piedi della catena dei Monti Simbruini, era in passato al confine tra lo Stato Pontificio ed il Regno di Napoli. Per questo motivo, era un luogo perfetto per i briganti da utilizzare come nascondiglio. È stata infatti ritrovata una mappa della zona disegnata dal famigerato bandito abruzzese Marco Sciarra (XVI secolo d.C.).


Se volete godere appieno della pace e della tranquillità che questo luogo può offrire il consiglio è quello di evitare i periodi sovraffollati. In questo modo potrete apprezzare il meraviglioso canto della natura e dell’acqua che scorre. Un inno che, se ascoltato bene, racconta di storie passate tra briganti e folletti abitanti delle fonti.

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