No Man’s Land è un luogo magico e incantevole situato nella splendida campagna collinare di Loreto Aprutino, in provincia di Pescara, in Abruzzo. L’installazione artistica site-specific è stata realizzata dall’artista e architetto franco-ungherese Yona Friedman in collaborazione con l’artista francese Jean-Baptiste Decavèle e dal 2016 arricchisce questo luogo di bellezza e stupore.
L’installazione, curata dalla Fondazione No Man’s Land, si estende su una superficie di due ettari in Contrada Rotacesta. Una parte di essa è composta da uno splendido bosco di noci. In questo luogo incantevole le opere di arte contemporanea si inseriscono all’interno del contesto naturale in modo armonico e gradevole senza strutture né pareti.
Ogni anno nuove opere, realizzate da artisti italiani ed internazionali, arricchiscono questo museo a cielo aperto. È bello passeggiare e nel frattempo andare alla ricerca delle installazioni come se fosse una caccia al tesoro.
La prima installazione che salta subito agli occhi è un grande arazzo naturale, realizzato con sassi bianchi e visibile per intero solo dall’alto. Alla sua realizzazione hanno partecipato anche gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma, della Facoltà di Architettura di Pescara e delle Scuole d’arte del territorio.
Incamminandosi verso il bosco è impossibile non rimanere affascinati dalla melodia che giunge da lì e che si fonde in accordo con i suoni della natura componendo una musica quasi onirica.
Si tratta dell’opera Pian de Pian Piano for No Man’s Land Foundation di Alvin Curran che dal 2017 risuona giorno e notte tra i noci.
Letture consigliate
No Man’s Land: l’arte è un dono per tutti
Addentrandosi tra gli alberi si odono delle voci. Sono le voci dei poeti che riecheggiano nel bosco creando un’atmosfera immaginaria. Le foglie dei noci ricoprono il suolo, si adagiano sulle opere e scricchiolano al nostro passaggio. L’arte qui si respira ad ogni passo, le emozioni si accavallano in un crescendo surreale.
Il progetto di No Man’s Land è visionario e innovativo. Il luogo è stato pensato per ridisegnare il concetto di proprietà ed aprire un luogo privato al pubblico.
Infatti l’accesso è gratuito e sempre aperto, senza bisogno di biglietti o prenotazioni. Un vero e proprio dono culturale che Yona Friedman, classe 1923, ha realizzato in terra d’Abruzzo.
Il richiamo di un museo senza pareti è visibile nell’installazione realizzata con 1000 canne di bambù all’interno del bosco. Un posto aperto a tutti, dove un nuovo cambiamento etico e sociale è pronto a diventare non una terra di nessuno senza regole, ma un luogo dove crescere tutti.
Visitare No Man’s Land significa immergersi in un viaggio d’autore dove il confine tra naturale e artificiale diventa pura poesia. Sono consigliate delle scarpe comode e sportive. Infatti in questo modo potrete esplorare il museo in tutta tranquillità e godere appieno della sua bellezza.