A prima vista Mugnano appare come un semplice agglomerato di abitazioni, posto sul bacino del torrente Cestola, a 5 chilometri dal Lago Trasimeno. Avventurandoci però tra i suoi stretti vicoli scopriamo che questo piccolo borgo ha da offrire molto di più.
Infatti, questa frazione del comune di Perugia, in Umbria, accoglie sui muri delle sue case, dipinti allegri, colorati e ricchi di significato. E parte così una divertente caccia al tesoro tra le vie alla scoperta delle opere d’arte.
L’attuale centro storico, abitato da circa 1140 abitanti, sorge a quota 234 metri di altitudine, sulla valle dove nel Quaternario si estendeva l’antico bacino Tiberino, un lago di acqua salata con una profondità che arrivava fino a 1000 metri.
Dopo il prosciugamento del lago, i Romani colonizzarono il territorio e, in epoca Augustea, divenne possedimento della famiglia gentilizia dei Munius, dalla quale deriva l’attuale nome di Mugnano.
Cosa vedere a Mugnano
Il principale luogo di culto è la chiesa di San Benedetto. Risalente al 1435, essa sorge dove un tempo si trovava la potente Abbazia di San Benedetto che fino al XIV secolo rimase un importante punto di riferimento per le popolazioni locali.
Il castello di Mugnano, chiamato degli abitanti borgo, nacque sotto la protezione dell’abbazia di San Benedetto. Venne infatti fatto edificare dai monaci benedettini per ospitare i contadini che lavoravano nelle terre bonificate intorno al complesso monastico. Le prime notizie del castello risalgono al 1276, quando nel luogo dimoravano 32 nuclei familiari.
Il borgo ha subito varie modifiche e rimaneggiamenti durante il corso dei secoli, ma ancora oggi mantiene intatto il suo aspetto medievale costituito da vicoli ombrosi, alte case, torri laterali e resistenti mura in pietra. L’ingresso più antico al borgo si trova nei pressi dell’oratorio della Confraternita del S.S. Sacramento, conosciuto come la Fratente.
Davvero interessante la presenza di un antico pozzo chiamato “la pompa”. Tutt’oggi funzionante, era utilizzato dalle donne mugnanesi per lavare i panni. Proprio sopra di esso si trova l’elegante dipinto del 1983 di Franco Troiani dedicato al balletto classico e intitolato “La Danza”
I muri dipinti di Mugnano
Nel 1983 il pittore mugnanese Benito Biselli, decise di dare un nuovo volto al suo paese che versava in uno stato di abbandono e spopolamento. Grazie al suo entusiasmo ed ai suoi contatti con l’Accademia delle Belle Arti di Perugia, furono realizzati i primi otto dipinti realizzati da altrettanti artisti.
Con l’obiettivo di restituire a Mugnano la vitalità e la bellezza persa in seguito alla Seconda Guerra Mondiale, il pittore e gli abitanti del paese decisero di trasformare il paese in un vero e proprio museo a cielo aperto.
Letture consigliate
Le opere non sono affreschi come potrebbero apparire, bensì la tecnica utilizzata è quella della pittura acrilica su intonaco secco. Questo purtroppo le rende sensibili alle intemperie ed al passare del tempo.
Grazie anche all’associazione della Pro-Loco, costituitasi nel 1972, il borgo ha continuato ad arricchirsi di nuovi dipinti, realizzati da artisti italiani ed internazionali. Ogni anno inoltre, l’associazione organizza la festa “In…contriamoci a Mugnano” durante la quale viene promosso il paese e la sua storia. Per maggiori informazioni sugli eventi organizzati potete visitare il sito ufficiale.
Visitare Mugnano è come fare una passeggiata nell’arte e nel sogno. Impossibile non rimanere affascinati.
Camminando con il naso all’insù si viene trascinati in un mondo onirico, ricco di colori, forme e fantasie sempre diverse ma con un unico obiettivo: quello di riempire l’animo di leggerezza e allegria.