Le Lame Rosse sono uno dei luoghi più spettacolari all’interno del Parco dei Monti Sibillini. Situate nel territorio comunale di Fiastra (provincia di Macerata) sono soprannominate il “Grand Canyon delle Marche“. Questo grazie al colore rosso che caratterizza queste affascinanti formazioni dalla forma di torri e pinnacoli.
Sembra quasi di giungere in un paesaggio marziano, dopo un percorso caratterizzato da meravigliosi affacci sul lago e passaggi tra un lussureggiante bosco di lecci. Il sentiero parte dal lago di Fiastra, altro luogo incantevole che caratterizza questo angolo delle montagne marchigiane.
Trekking dal Lago di Fiastra alle Lame Rosse
Il percorso trekking che parte dal Lago di Fiastra per raggiungere le Lame Rosse è ben segnalato ed è riconoscibile dai simboli bianco-rossi sul cammino. Il sentiero da seguire è quello E2 e comincia attraversando la diga sul Lago di Fiastra.
Lungo circa 7 chilometri tra andata e ritorno e con un dislivello intorno ai 200 metri, il sentiero è di facile percorrenza ed adatto a chiunque abbia un minimo di confidenza con l’escursionismo.
La prima parte è su una strada brecciata, in parte scoperta ed in parte dentro un bosco di lecci. Dentro la lecceta il cammino diventa un gradevole sentiero sterrato, all’ombra degli alberi dai tronchi dalle mille direzioni.
Uno spettacolo naturale dove respirare a pieni polmoni l’aria pura e fine.
Letture consigliate
La parte finale è sicuramente quella più tosta. Si inerpica infatti in un ghiaione esposto in pieno sole e con una ripida pendenza in salita. Qui si nota l’importanza di avere delle scarpe da trekking, dei bastoncini telescopici e dei pantaloni lunghi (per evitare di ferirsi in caso di scivolate).
La fatica finale viene ripagata però dallo spettacolo che le Lame Rosse offrono all’escursionista: un luogo magico, non a caso gli abitanti del luogo hanno ribattezzato queste formazioni calanchive “Camini delle Fate“. Ed infatti, nelle giornate di brezza leggera, sembra quasi vedere le fatine che si divertono ad inseguirsi tra i pinnacoli, facendo rotolare come fontane di acqua la ghiaia che dà forma alle lame.
Per evitare spiacevoli incidenti, è meglio evitare di avvicinarsi troppo ai pinnacoli. Infatti questi sono fragili e l’erosione continua il suo processo di trasformazione. Rispettare il luogo che si visita è la prima regola per un escursionista perfetto. La stessa attenzione va posta anche nel ridiscendere dal ghiaione: è facile infatti scivolare!
Il ritorno segue lo stesso tragitto dell’andata. In totale il percorso ha una durata di circa 3 ore: questo varia in base alla velocità del passo, all’allenamento e alle pause che si scelgono di fare. Cliccando qui trovi su Wikiloc con le coordinate ed il percorso che abbiamo fatto noi.