Il lago di Penne è un delizioso bacino artificiale creato tramite una diga nel 1965 con lo sbarramento del fiume Tavo, per la produzione di energia elettrica ed il controllo delle inondazioni. Siamo nel comune di Penne, grazioso borgo medievale in provincia di Pescara, in Abruzzo.
Fin dalla sua nascita il lago, che ha una profondità media di 10 metri e una superficie di 70 ettari, ha iniziato a popolarsi di numerose specie animali, soprattutto avifauna, e vegetazione: per questo nel 1987 è stata istituita la Riserva Naturale controllata del Lago di Penne, attualmente gestita dalla cooperativa COGECSTRE e dall’associazione WWF.
Il lago, situato a quota 256 metri s.l.m., è incastonato perfettamente in questo angolo dell’area Vestina tanto da sembrare un bacino naturale, completamente a suo agio tra i dolci colli e le campagne pennesi, incorniciate da una vista panoramica sulla catena montuosa del Gran Sasso.
La riserva si estende per 1.300 ettari intorno al lago e protegge habitat diversi ricchi di biodiversità: si passa dalle aree umide dove abbondano equiseti, giunchi, salici e pioppi ad ampie zone boscose dove crescono roverelle, carpini, ornielli e aceri. Rivestono un ruolo importante per il territorio anche le aree agricole dove si trovano coltivazioni di ulivi e cereali, lavorati anche secondo tecniche di agricoltura biologica.
Cosa fare al Lago di Penne
Il lago di Penne è un luogo perfetto per gli amanti delle camminate all’aria aperta. La rete sentieristica, completata nell’autunno del 2018, permette infatti di scoprire questo meraviglioso ambiente lacustre. I sentieri segnati sono 6, che possono essere percorsi anche insieme fino a diventare un anello di circa 10 km di lunghezza.
I sentieri possono essere esplorati anche in mountain bike e sono in parte in terra battuta, in parte in passerelle in legno e in alcuni tratti brecciati. I percorsi naturalistici non presentano grandi difficoltà, né dislivelli importanti. La maggior parte dei sentieri sono fruibili anche da persone con disabilità motoria. Per maggiori informazioni sui sentieri e sulle mappe potete visitare il sito ufficiale della Riserva.
In ogni stagione il lago mostra un volto nuovo e sempre stupendo. Durante la primavera le fioriture del sottobosco ed il verde che rinasce rendono le passeggiate nel bosco e nell’Orto Botanico presente nella riserva una vera coccola per l’anima.
L’ estate è il momento ideale per fare pic-nic nelle varie aree attrezzate all’interno dell’oasi. Vengono inoltre organizzati varie eventi come camminate trekking ed escursioni in canoa sul lago. Lungo il fiume Tavo è possibile trovare refrigerio dalla calura estiva e magari aspettare il tramonto per osservare lo scenario delle stelle.
In autunno è impossibile non rimanere affascinati dalla bellezza del foliage ma anche in inverno, quando arriva la neve, il luogo assume un aspetto da favola: il bianco silenzio rende il paesaggio ancora più magico ed è possibile fare delle ciaspolate sui sentieri innevati.
Letture consigliate
Gli animali del Lago di Penne
Il lago di Penne è un vero paradiso per fare birdwatching. Infatti sono ben 214 le specie di uccelli censiti all’interno della riserva. Gli ardeidi sono tra i protagonisti principali. È infatti molto semplice osservare l’airone bianco, l’airone cenerino, l’airone guardabuoi o la garzetta. Al tramonto, tra i rami degli alberi, si può osservare in volo la nitticora, uccello simbolo dell’Oasi WWF.
Passeggiando nei pressi del Centro Visite si incontrano alcuni capanni di osservazione dove si possono vedere anatidi come il mestolone, il germano reale, la moretta tabaccata o la casarca. Sul lago è facile individuare svassi, tuffetti e cormorani. Nella riserva è presente anche il Centro Visite del Lupo Ibrido, nato con l’obiettivo di informare e sensibilizzare sull’ibridazione tra cani domestici e lupi appenninici e lavorare sulla conservazione e la salvaguardia di quest’ultimo.
Anche gli anfibi, i rettili e gli insetti non mancano nel territorio pennese. Ramarri, biacchi, natrici dal collare, rane verdi, tritoni crestati, raganelle, libellule arricchiscono l’oasi con la loro importante presenza. Anche le farfalle, alla quale è stato dedicato una parte dell’orto botanico, rivestono un ruolo importante nel rendere questo angolo d’Abruzzo un colorato, variegato e ricco scrigno di biodiversità da amare e proteggere.