Foligno è una splendida cittadina di circa 55.000 abitanti, situata nel cuore dell’Umbria, in provincia di Perugia. Il territorio folignate è prevalentemente montano, mentre il centro abitato è situato in pianura, nella Valle Umbra, alla confluenza di due fiumi: il Topino e il Menotre. La ricchezza di bellezze architettoniche e naturali rende questo comune un meraviglioso luogo da scoprire.
Una leggenda del posto narra di un bar centrale a Foligno, al cui centro era posizionato un tavolo da biliardo con un birillo al centro e proprio lì, in quel punto, si sarebbe trovato il centro del mondo. Nonostante il bar, il tavolo da biliardo e il birillo non esistano più, il “centro del mondo” di Foligno sembra essere rimasto immutato nel tempo, ancorato saldamente nella città.
Foligno: cosa vedere
Centro storico di Foligno
Il cuore di Foligno è il suo affascinante centro storico, caratterizzato da edifici e luoghi di culto di notevole interesse storico e piazze pittoresche. Il simbolo della città è la splendida Cattedrale di San Feliciano (XII secolo) con la sua bellissima facciata in stile romanico e gotico.
Il Duomo si affaccia su Piazza della Repubblica, la piazza principale della cittadina ove sorgono anche il Palazzo del Podestà, Palazzo dei Priori, Palazzo del Capitano del Popolo (questi ultimi due saldati e ristrutturati insieme, sono diventati l’attuale Palazzo Comunale) e lo splendido Palazzo Trinci, edificio costruito tra il 1389 ed il 1407, dalla famiglia più importante dell’epoca.
Foligno vanta una ricca eredità architettonica che comprende chiese, palazzi, piazze e monumenti di grande bellezza. Andare alla scoperta di questi luoghi è come fare un viaggio nel tempo a cavallo di varie epoche, scoprendo come in questa cittadina l’antico sia fuso con grazia insieme al moderno.
Per gli amanti dell’arte contemporanea e moderna immancabile è una tappa per vedere La Calamita Cosmica ed il CIAC – Centro Italiano Arte Contemporanea, situati all’interno del centro storico e visitabili con un unico biglietto.
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Rasiglia
Nascosta tra i boschi, Rasiglia è una frazione montana del comune di Foligno, a quota 648 metri di altitudine. Questo piccolo borgo si contraddistingue per la bellezza del suo centro storico, attraversato da rigogliosi corsi d’acqua. Questa sua caratteristica le è valso il soprannome di “Borgo dei ruscelli” o di “Venezia dell’Umbria”.
L’acqua scorre placida tra le strade acciottolate, creando un’atmosfera rinfrescante e pittoresca. Questi canali sono alimentati da sorgenti naturali nella zona circostante e grazie alla loro presenza, a Rasiglia si sviluppò fiorente, fin dal Medioevo, l’industria tessile.
Rasiglia, con il suo centro storico medievale ben conservato, è un vero e proprio gioiello nascosto dell’Umbria. I suoi canali, la sua architettura medievale ed i mulini ad acqua rendono una passeggiata tra le sue vie un’esperienza unica ed indimenticabile.
Cascate del Menotre ed Eremo di Santa Maria Giacobbe
Le cascate del Menotre sono un luogo affascinante e magico situato nel cuore delle montagne di Foligno, nella piccola e deliziosa frazione di Pale. Le cascate si formano grazie alla discesa del fiume Menotre, che nasce dalle sorgenti del fosso di Favuella, nei pressi del monte Mareggia, a circa 800 metri di altitudine.
Il primo salto del fiume Menotre si trova dopo circa 10 minuti di cammino in salita ed è il più grande e suggestivo. Lo scenario è veramente idilliaco: gli alberi circondano la cascata creando un’atmosfera fatata.
Attraverso un percorso escursionistico ad anello dalle Cascate è possibile raggiungere anche l’Eremo di Santa Maria Giacobbe (534 m), un luogo mistico, suggestivo e santuario terapeutico del folignate. È possibile arrivare all’Eremo anche partendo dal centro storico di Pale, percorrendo il “Sentiero del Pianello”; un percorso a mezza costa piuttosto esposto.
Le prime testimonianze del luogo risalgono al 1200, quando l’eremo venne eretto in onore di Maria Jacobi, che, secondo la tradizione cristiana, aveva assistito alla Passione di Gesù.
Incastonato nella roccia, l’eremo si trova a circa 30 minuti di cammino dal borgo di Pale e si raggiunge dopo aver salito 305 scalini in pietra di diversa altezza. Una fatica ben ripagata dalla bellezza e dal fascino mistico emanato da questo luogo.
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Letture consigliate
Altopiano di Colfiorito
Il Parco regionale di Colfiorito è un’area protetta sita nel territorio di Colfiorito, piccola frazione della città di Foligno. È un’area umida di estrema importanza biologica: un vero e proprio scrigno di biodiversità nel cuore verde dell’appennino umbro-marchigiano.
L’area protetta, la più piccola della regione Umbria, è stata istituita nel 1995 proprio per salvaguardare la ricca flora e fauna che popolano in particolare la zona paludosa, l’ecosistema più significativo del parco. Dei 338 ettari di estensione, ben 100 ettari sono infatti coperti dalla palude montana.
Nel territorio di Colfiorito, luogo ideale dove acquistare le famose patate ed i legumi tipici come le lenticchie, è consigliata anche una tappa per ammirare la splendida Chiesa di Santa Maria di Pistia (o di Plestia), edificio in stile protoromanico.
La chiesetta sorge sui resti di un antico tempio dedicato a Cupra, dea “madre dei Plestini” dell’antico culto umbro. È un santuario di “confine“, in quanto sorge tra Umbria e Marche.
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Abbazia di Santa Croce in Sassovivo
L’Abbazia di Santa Croce in Sassovivo è uno splendido complesso benedettino situato a 565 metri di altitudine, a circa 6 km dal centro cittadino di Foligno. Immersa in uno scenario di lussureggiante bellezza, l’Abbazia si erge su uno sperone di roccia circondata da una lecceta secolare, una delle più antiche foreste dell’Umbria e parco protetto.
L’Abbazia di Santa Croce in Sassovivo fu fondata intorno al 1070 da eremiti benedettini, in particolare dal monaco Mainardo. L’eremita costruì così il monastero sfruttando una preesistente rocca fortificata, donatagli dal conte longobardo Ugone.
Nei pressi dell’Abbazia, a circa 300 metri, si trova la Passeggiata dell’Abate. Uno splendido percorso immerso nell’antichissimo bosco sacro composto in gran parte da lecci, ma popolato anche da ginepri, corbezzoli e pini d’Aleppo. Un cammino silenzioso e ombreggiato su un comodo sentiero sterrato.
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