Crissolo è un grazioso borgo ai piedi delle Alpi Cozie, in provincia di Cuneo (Piemonte). Il centro è situato a quota 1333 metri s.l.m. ed è abitato da circa 157 persone. All’interno del territorio comunale si trovano il Monviso (3841 m.) e le sorgenti del fiume Po, a Pian del Re.
Il paese è attraversato dal fiume Po e alcune passerelle permettono l’attraversamento del corso dalle splendide acque limpide. L’architettura delle abitazioni è tipica alpina. I colori sgargianti degli edifici, come quelli del Palazzo del Comune o della Chiesa di San Rocco, rendono l’atmosfera allegra.
Resti di antichi insediamenti archeologici, risalenti al IX secolo a.C., sono stati ritrovati in questa località. Furono gli Occitani il primo popolo a colonizzare questi posti. Dominata a lungo dai Longobardi, entrò poi a far parte del Ducato dei Savoia.
Dal XIX secolo Crissolo è diventata una meta turistica grazie alla prima ascesa al Monviso dell’alpinista inglese William Mathews (1828-1901). Dal 1950, anno di costruzione della seggiovia, è diventata una rinomata località per lo sci alpino.
Crissolo è un paese tranquillo e colorato. Il luogo ideale dove rilassarsi e godersi il fresco ammirando le abitazioni locali piene di fiori dalle mille sfumature ed esplorando le vie del centro e le botteghe artigiane ricche di prodotti tipici locali.
Siamo rimasti a lungo ad osservare ammirati una partita di bocce tra gli abitanti: qui la vita trascorre ancora lenta e pacifica. Un abisso rispetto alla frenetica vita cittadina. Crissolo è davvero un posto dove ritrovare la serenità.
Scorci da Crissolo: il borgo dalle case fiorite
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Santuario di San Chiaffredo
Il Santuario di San Chiaffredo si trova a circa 1 km dal centro di Crissolo. Sorse nel 1440 per volere di Ludovico I, marchese di Saluzzo, sui resti di un’antica chiesetta preesistente. La Chiesa, in stile romanico-gotico, è stata rimaneggiata più volte nel corso della sua storia. Al suo interno sono conservati alcuni resti del santo alla quale è dedicata.
La leggenda di San Chiaffredo
Secondo la tradizione popolare il santo era un soldato dell’Impero Romano, appartenente alla Legione Tebea. Rifiutò la fede pagana per convertirsi al cristianesimo e si rifugiò tra le montagne di Crissolo per trovare riparo dalla persecuzione anti-cristiana. Venne però scovato e martirizzato nel 290 d.C. Secondo la storia locale il santuario sorge proprio sopra la tomba di San Chiaffredo.
Questo luogo venne ritenuto miracoloso in quanto un uomo di Crissolo cadde diverse volte dal dirupo senza riportare danni fisici. L’antica leggenda del XVI secolo, narra infatti che proprio ai piedi dello stesso dirupo un contadino, arando il terreno, trovò i resti del santo in un sarcofago.
I concittadini del “miracolato” convennero che quei resti dovevano sicuramente appartenere al santo, che aveva protetto l’uomo caduto, e così decisero di intitolare a lui la prima chiesa.