Il castello di Bominaco si erge maestoso ed imponente al di sopra dello splendido altopiano di Navelli. Il piccolo borgo di Bominaco, situato a circa 1000 metri di altitudine, è l’unica frazione del comune di Caporciano (L’Aquila) e conta circa 58 abitanti.
In passato Bominaco faceva parte di un antico complesso monastico dell’ordine dei Benedettini: era uno dei possedimenti dei monaci di Farfa mentre in seguito passò ai vescovi di Valva. Conosciuta con il nome di Momenaco, era sulla strada di un tratturo per raggiungere il Mare Adriatico e per questo rappresentava un punto di sosta importante dell’epoca.
Il castello di Bominaco si erge al di sopra del complesso monastico della Chiesa di Santa Maria Assunta e dell’oratorio di San Pellegrino, in una posizione dominante sull’altopiano di Navelli. Risalente al XII secolo, la sua attuale struttura deriva però da una ricostruzione. Essa si rece necessaria in seguito alla distruzione della precedente fortezza da parte del capitano di ventura Braccio di Montone, nell’agosto del 1423.
Il castello si presenta con una particolare pianta trapezoidale. La cinta muraria è ben conservata, così come l’imponente mastio a pianta cilindrica, punto più alto della fortezza. All’interno del recinto si osservano numerosi resti murari delle abitazioni che erano ospitate in questo luogo, utilizzate a protezione degli abitanti delle campagne circostanti in caso di guerre ed assedi.
Come arrivare al castello di Bominaco
Raggiungere il castello di Bominaco, a quota 1058 metri di altitudine, non è difficile. Si può partire dal sottostante piazzale, nei pressi della Chiesa di Santa Maria Assunta e dell’Oratorio di San Pellegrino, e salire grazie all’aiuto di gradoni in pietra, che in circa 10 minuti conducono fino alla vetta del monte Boria, dove è collocata la fortezza medievale.
In questo tratto in salita, il sentiero è scoperto e per questo è consigliato evitarlo nelle ore estive più calde. Una volta giunti in cima si rimane affascinati dall’aura del luogo. Liberando la fantasia è possibile immaginare la vita frenetica che si svolgeva tra queste mura, quando gli abitanti del posto ammiravano il panorama da quassù, protetti dalle forti mura del castello.
Adesso è invece il silenzio a regnare tra le mura, mentre le lucertole prendono il sole sui resti di pietra e i codirossi svolazzano tra i cespugli che colorano i ruderi, segni di una ricolonizzazione della natura. La vista è panoramica e spazia dalla catena del Gran Sasso, fino al Sirente ed alla Maiella, abbracciando così con lo sguardo, tutte le vette principali dell’appennino abruzzese.
Letture consigliate
L’imponente mastio continua invece a svettare imperterrito sulla fortezza, testimonianza silenziosa e potente del glorioso passato di Bominaco.
Dopo aver salutato il castello, per il ritorno si può optare per il sentiero di andata, oppure proseguire percorrendo un anello tra boschi di pino mugo e querce e cespugli di ginepro e ginestra.
Questa volta il cammino si snoda su un sentiero sterrato in discesa, fino a raggiungere una graziosa cappella votiva con un altare, poco prima di entrare nel paese di Bominaco, dalla quale si raggiunge poi il piazzale dove è cominciata l’escursione.
La lunghezza totale del percorso ad anello del castello di Bominaco è di circa 5 km, con un dislivello totale di circa 100 metri. Per scaricare il percorso completo clicca qui e troverai il tracciato su Wikiloc con le coordinate GPS. Consigliata una breve deviazione di circa 15 minuti per visitare anche il piccolo e delizioso Eremo di San Michele.