Le cascate in Abruzzo sono uno spettacolo tutto da scoprire. Questa regione del Centro Italia ha infatti un patrimonio immenso e meraviglioso fatto di acqua, di rocce, di terra e di boschi. Il territorio abruzzese, con i suoi parchi protetti che arrivano a coprire quasi il 28% dell’intera regione, racchiude al suo interno vari punti di notevole interesse naturale, paesaggistico ed escursionistico.
La sua ricchezza di montagne e di acqua, ha fatto dell’Abruzzo il luogo ideale per la nascita di varie cascate che arricchiscono il territorio con i loro salti spettacolari e il loro fragoroso suono che rimbomba nei fitti boschi incontaminati.
Un’acqua pura e fresca; un’acqua che ritempra corpo e spirito. Luoghi da scoprire e ammirare. Queste sono solo 5 delle cascate da scoprire in Abruzzo, ma in realtà ce ne sono molte di più, come quelle del Vitello d’Oro, della Cavata, del Ruzzo, del Rio Arno e di Cusano.
5 cascate da scoprire in Abruzzo
Cascata della Morricana
La Cascata della Morricana si trova immersa nello splendido scenario del Bosco Martese, in località Ceppo, nel comune di Rocca Santa Maria (provincia di Teramo). Situate all’interno del territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, si trovano ad un’altitudine di 1560 metri.
La cascata della Morricana si raggiunge a piedi partendo dalla località Il Ceppo. Attraverso un sentiero escursionistico immerso nella faggeta, dopo una camminata di circa 7 km (solo andata) con un dislivello di 400 metri, si giunge allo splendido salto per ritrovarsi immersi in un panorama da fiaba. Il percorso è segnalato da simboli bianco-rossi ed è di facile percorrenza.
Cascata di San Giovanni
La Cascata di San Giovanni si trova nella località di Bocca di Valle, nel comune di Guardiagrele (provincia di Chieti). Situata all’interno del territorio del Parco Nazionale della Maiella, si trova ad un’altitudine di 1080 metri sul livello del mare.
Per raggiungere la Cascata di San Giovanni il sentiero comincia nei pressi del borgo di Bocca di Valle. Qui, un percorso ad anello indicato con la sigla F2 si snoda attraverso un fresco bosco misto. Il percorso ha una lunghezza di circa 7 km ed un dislivello intorno ai 500 metri. Il primo tratto fino alla cascata è segnalato come percorso turistico, mentre se si vuole proseguire senza tornare indietro e completare l’anello, diventa un sentiero per escursionisti esperti.
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Cento Fonti di Cesacastina
All’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, l’itinerario che conduce alle Cento Fonti di Cesacastina è uno dei più belli e imperdibili. Un percorso che si snoda tra immensi pratoni verdi, cascate e ruscelli rigogliosi ad un’altitudine di 1760 metri sul livello del mare.
Situate nel comune di Crognaleto, in provincia di Teramo l’escursione comincia dal piccolo centro abitato di Cesacastina e sale per circa 600 metri di dislivello fino a raggiungere la Sorgente Mercurio. Il sentiero ad anello, tra andata e ritorno ha una lunghezza di circa 10 km ed è adatto a escursionisti con un buon allenamento.
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Cascate del Rio Verde
Le Cascate del Rio Verde, o cascate del Verde si trovano nel comune di Borrello (provincia di Chieti), all’interno della riserva naturale regionale Oasi WWF Cascate del Verde. Ad un’altitudine di 800 metri sul livello del mare e con un salto di 200 metri, sono le cascate naturali più alte dell’Appennino e le seconde in Italia.
L’ingresso per entrare nella riserva è a pagamento: sul sito ufficiale potete vedere prezzi e orari di visita. Le cascate del Rio Verde sono raggiungibili attraverso tre diversi sentieri natura di facile percorrenza. Molto particolare è il Percorso Cascate del Verde che, tramite una scalinata di 200 metri, conduce ad una terrazza panoramica dove c’è uno splendido punto di osservazione sul salto.
Zompo lo Schioppo
La Riserva regionale Zompo lo Schioppo, situata nel comune di Morino (provincia di L’Aquila) è un luogo magico, situato nel versante orientale abruzzese dei Monti Ernici. All’interno della riserva, immersa nella Valle Roveto, l’acqua è la protagonista. Zompo lo Schioppo è la cascata più famosa del territorio ed è la seconda più alta dell’Appennino, dopo quella del Rio Verde. Purtroppo in alcuni periodi particolarmente siccitosi si prosciuga, lasciando visibile sulle rocce calcaree il segno del suo passaggio.
Situata ad un’altitudine di 750 metri, all’interno della riserva è possibile scegliere tra diversi sentieri escursionistici spesso affiancati dal torrente Romito, che attraversa il bosco creando numerose cascate minori chiamate “delle Monache”. Mentre la cascata madre è intermittente, queste ultime sono sempre presenti e creano un’atmosfera davvero suggestiva.