La cascata della Pissa è uno di quei luoghi magici, uno di quei posti capaci di affascinarti e accompagnarti in un’esperienza di pura bellezza in uno scenario naturale incontaminato. Siamo nella splendida Val Chisone, valle alpina che si inoltra verso le Alpi Cozie, in Piemonte. Più precisamente nel territorio comunale di Perosa Argentina, in provincia di Torino.
La cascata si trova fuori dalle affollate rotte turistiche e per questo motivo è ancora più affascinante raggiungerla. Un posto dove connettersi con la bellezza della natura alpina, respirando aria pura e fina.
Immergersi all’interno del bosco di castagni ascoltando i passi che fanno scricchiolare le foglie che ricoprono il suolo, mentre si costeggia il gorgheggiante rio, è un’esperienza rilassante e meditativa. Ad ogni passo sembra di entrare a far parte del mondo fiabesco, dove fate e gnomi si divertono a spruzzarsi nei freschi torrenti alpini.
Come arrivare alla Cascata della Pissa
Il modo più semplice per arrivare alla cascata della Pissa è raggiungere in auto la piccola e tranquilla borgata di Rio Agrevo. Qui si può lasciare l’automobile nel parcheggio e imboccare il sentiero sulla destra, ben segnalato dal cartello e che, in circa 15 minuti, ci condurrà ai piedi del salto.
Il primo tratto del cammino si svolge su una comoda strada a tratti asfaltata, fino a raggiungere un ponticello di cemento che permette di guadare il torrente in sicurezza. Attraversato quest’ultimo si svolta verso sinistra, seguendo sempre le indicazioni del sentiero.
Letture e mappe dei sentieri consigliate
A questo punto il sentiero diventa più stretto e si inoltra nello splendido bosco composto in gran parte di castagni. Il suolo sterrato è ricoperto dalle foglie, ma il percorso è ben visibile e segnalato. Il rombo della cascata diventa sempre più forte man mano che ci si avvicina, fino a diventare quasi un tuono giunti al suo cospetto.
L’acqua scende sinuosa tra le rocce levigate dal tempo, un tempo meta ambita dagli arrampicatori proprio per la sua verticalità. Il salto di 60 metri colpisce per la sua bellezza e per l’eleganza con cui supera il dislivello. È alimentata dal Rio Agrevo, il torrente che da il nome alla borgata sottostante.
Il sentiero è pressoché pianeggiante, con qualche piccolo saliscendi. Sono consigliate delle scarpe escursionistiche perché, soprattutto nel secondo tratto del cammino, il terreno è ricco di pietre e può essere scivoloso.