I calanchi di Atri sono una particolare ed affascinante formazione geologica naturale composta da rocce argillose e argilloso-sabbiosa. Si trovano all’interno di un’area naturale protetta, situata nel territorio comunale della città d’arte di Atri, in provincia di Teramo, in Abruzzo. Per loro aspetto così particolare sono conosciute anche come “bolge dantesche“.
Le formazioni sono il risultato di un processo di erosione e dissoluzione delle rocce di arenaria sottostanti causato dall’acqua piovana e dall’azione degli agenti atmosferici. I calanchi di Atri sono un esempio di paesaggio carsico, unico per le loro caratteristiche geologiche e per la loro bellezza paesaggistica.
La roccia bianca, scolpita dall’acqua e dal vento, si contrappone alla verde e lussureggiante vegetazione che cresce tra le crepe e i crepacci. Le diverse sfumature di colore che si possono osservare durante il giorno, dal giallo al rosso, dal marrone al grigio, creano un’atmosfera davvero magica e suggestiva.
La riserva, che si estende su una superficie di circa 600 ettari, è gestita dall’associazione WWF. All’interno dell’oasi si trova la graziosa Cappella di San Paolo. All’interno è conservata la Pietra di San Paolo che, secondo le tradizioni locali, presenta proprietà “taumaturgiche”. Sempre le leggende narrano che essa sia proprio la stessa pietra dove, nel 67 d.C., San Paolo Apostolo venne martirizzato a Roma.
L’aspetto brullo di queste particolari colline può ingannarci inducendoci a credere che la vegetazione sia scarsa. In realtà qui vi abitano una grande varietà di piante come il gladiolo selvatico, il cappero, la vitalba, il sambuco, il biancospino, il prugnolo e soprattutto la liquirizia, conosciuta come l'”oro nero di Atri“.
Calanchi di Atri: cosa fare
I calanchi di Atri sono una vera meraviglia della natura, una tavolozza di colori e forme uniche. Il loro aspetto selvaggio e incontaminato, li rende un luogo ideale per romantiche ed emozionanti escursioni naturalistiche.
Sono infatti numerosi i sentieri che attraversano l’oasi, per lo più su strada brecciata con tratti asfaltati. Alcuni tavoli da pic-nic permettono invece di godersi un pasto all’aria aperta, ricordandosi sempre di portare sempre via i propri rifiuti.
Sono un luogo perfetto anche per praticare mountain bike o per fare birdwatching. Infatti sono numerose le specie di uccelli che vivono in questi luoghi. Tra loro spiccano i rapaci diurni come la poiana, il gheppio e lo sparviere.
Non è raro incontrare anche mammiferi come volpi, ricci o l’istrice. Quest’ultimo è l’animale simbolo della riserva. Il suo carattere elusivo lo rende più facile da incontrare dopo il tramonto. È invece più facile imbattersi nei suoi indistinguibili aculei durante le camminate.
Letture consigliate
Anche in inverno, quando arriva la neve, la riserva mostra un lato stupendo. Il manto candido ricopre i campi e la vista sulla catena montuosa del Gran Sasso regala meraviglia.
E quando la neve ricopre i sentieri, è possibile fare delle belle passeggiate con le ciaspole, ammirando il panorama unico.
L’ingresso è libero e gratuito in quanto l”oasi non ha recinzioni. Iniziative, eventi e visite guidate vengono organizzate durante tutto l’anno. Per maggiori informazioni consultate il sito ufficiale della riserva.