L’Abbazia di Santa Croce in Sassovivo è uno splendido complesso benedettino situato a 565 metri di altitudine. Siamo a solamente 6 km dal centro cittadino di Foligno, in provincia di Perugia, ma qui il silenzio regna sovrano.
Immersa in uno scenario di lussureggiante bellezza, l’Abbazia si erge su uno sperone di roccia circondata da una lecceta secolare, una delle più antiche foreste dell’Umbria e parco protetto.
Il panorama si apre sulla sottostante valle Umbra e su Foligno: lo scenario è davvero mozzafiato. La tranquillità e la pace sono le uniche protagoniste che incontriamo camminando tra le spesse mura secolari dell’edificio.
È emozionante ritrovarsi in un luogo così carico di quiete: i pensieri smettono di frullare e la mente trova finalmente riposo ammirando il potere della calma. Solo il suono delle campane ci risveglia dal raccoglimento nel quale ti conduce il luogo.
L’Abbazia di Santa Croce in Sassovivo fu fondata intorno al 1070 da eremiti benedettini, in particolare dal monaco Mainardo. L’eremita costruì così il monastero sfruttando una preesistente rocca fortificata, donatagli dal conte longobardo Ugone.
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Sullo stesso luogo sono state rinvenute tracce di un antichissimo santuario protostorico umbro. Ciò dimostra come questo luogo abbia da sempre attirato gli uomini per il suo potente fascino mistico.
Le forti mura in pietra celano all’interno angoli di incredibile bellezza. A partire dal meraviglioso chiostro romanico, un vero gioiello d’arte voluto nel 1229 dall’abate Angelo. A pianta quadrangolare presenta ben 58 archi sorretti da 128 colonnine alcune delle quali intrecciate con grande maestria. La grande cisterna centrale fu inserita nel 1340, mentre il pozzo venne costruito nel 1623.
All’interno della Loggia del Paradiso è possibile invece ammirare frammenti di affreschi del XV secolo. Lo splendido giardino è curato in modo impeccabile, mentre nel cortile all’ingresso troviamo un giovane albero molto speciale. Il cipresso di San Francesco è infatti geneticamente identico a quello piantato dal frate francescano di Assisi nel convento di Verucchio (Rimini).
Nel 2013 sono stati creati dei cloni dall’albero da un’azienda vivaistica che li ha poi donati: uno di questi si trova proprio qui a Sassovivo. Dal 1979 nell’abbazia risiedono i piccoli fratelli della comunità “Jesus Caritas” ordine che fa riferimento all’eremita e missionario Charles de Foucauld.
Passeggiata dell’Abate
Nei pressi dell’Abbazia, a circa 300 metri, si trova la Passeggiata dell’Abate. Uno splendido percorso immerso nell’antichissimo bosco sacro composto in gran parte da lecci, ma popolato anche da ginepri, corbezzoli e pini d’Aleppo. Un cammino silenzioso e ombreggiato su un comodo sentiero sterrato.
Il sentiero parte dai ruderi della cripta del Beato Alano (XI secolo), residuo del primo nucleo di Sassovivo ovvero Santa Maria della Valle. Qui si trova anche una vecchia fonte dove sgorga un’acqua limpida e fresca. Siamo nel Parco naturale dell’Altolina, nel bosco di Sassovivo, un’area protetta di 7 ettari di foresta primigenia, fra i monti Serrone e Aguzzo.
Il sentiero è di facile percorrenza e con un dislivello costante, pressoché pianeggiante. Lungo circa 1 km, la passeggiata giunge fino alla Torretta di San Bernardo, attualmente in restauro.
Questo piccolo edificio ottagonale si trova su uno sperone roccioso proprio di fronte all’Abbazia con un affaccio sul Fosso Renaro e sulla sottostate valle. In questo luogo i monaci solevano raccogliersi in preghiera, camminando e meditando nel bosco.
Il canto degli uccellini, il fruscio delle foglie leggermente mosse dal vento, i tronchi degli alberi contorti, antichi e nodosi, l’aria fresca e pulita: tutto in questo bosco racconta una storia d’amore e bellezza che la natura riesce a far affiorare anche nelle cose più semplici.