La Tomba del Faggeto o Dolmen del Faggeto è un luogo enigmatico e misterioso, come d’altronde era il popolo degli Etruschi. Scoperta casualmente da un taglialegna tra il 1919 ed il 1920, deve il suo nome al bosco di faggi nella quale si trovava immersa. Il percorso per raggiungerla si sviluppa su una collina all’interno del Parco del Monte Tezio, nel comune di Perugia, in Umbria.
In base ad i materiali utilizzati ed alla tipologia di costruzione, la tomba è stata datata intorno al II secolo a.C. Scavata nel terreno naturale, essa è stata realizzata con blocchi di arenaria. L’accesso al sepolcro, fiancheggiato da due muretti in pietra, avviene tramite uno stretto corridoio ricavato nel pendio della collina.
La piccola camera sepolcrale interna è di forma rettangolare ed è costituita da pesanti blocchi di pietra disposti su più filari, mentre sul soffitto si trova una copertura con una piccola volta a botte. Una banchina in pietra corre lungo uno dei lati. Adagiati su di essa vennero rinvenuti un’urna cineraria in travertino ed altri oggetti di corredo, conservati oggi al Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria.
Ciò che rende molto particolare questo sepolcro è la presenza di un grosso lastrone di chiusura. Questo è sorretto da due perni tronco-conici inseriti nelle cavità dell’architrave e che permettono la rotazione del pesante monolite. Un esempio della genialità architettonica del popolo Etrusco.
Impossibile non rimanere incantati da questo luogo alle pendici del Monte Tezio, posto lungo il versante orientale di Cresta della Fornace. Un luogo dove la natura selvaggia incontra la storia del passato, fondendosi in un dialogo silenzioso con il presente.
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Come raggiungere la Tomba del Faggeto
Per raggiungere la Tomba del Faggeto, il punto di partenza dell’escursione è situato presso la chiesa di San Giovanni del Pantano. Da qui si inforca via dei Calderoni, una strada brecciata panoramica che si sviluppa in leggera salita fino a raggiungere il sentiero che si inoltra nel bosco.
Il percorso da seguire è ben indicato, sia con cartelli del parco che con i simboli bianco-rossi. Nel primo tratto, il sentiero è abbastanza scoperto ed è quindi sconsigliato percorrerlo nelle ore più calde della stagione estiva.
Giunti nel tratto finale, la vegetazione diventa più fitta e la salita più erta. Ma dopo circa 500 metri di ripido sentiero si scorge finalmente l’antico sepolcro etrusco. Camminando tra alberi e cespugli odorosi di cisto e ginestra, si può sentire il respiro del passato che riaffiora tra le fronde.
Il canto degli uccelli e il fruscio delle foglie ci accompagnano fino alla tomba etrusca, incastonata nel paesaggio come un prezioso gioiello. Scavata nella terra e circondata da una vegetazione rigogliosa, essa emerge quasi per caso, rivelando la sua antica maestosità.
Il percorso del ritorno attraversa nuovamente il bosco, fino a costeggiare i ruderi dell’antica Villa del Faggeto, ormai praticamente sommersa dalla vegetazione, ma dove è possibile scorgere due palme, piante inusuali per questo territorio. Il sentiero ad anello si sviluppa per una lunghezza di 4,60 chilometri, con un dislivello di circa 150 metri. Cliccando qui troverai il percorso su Wikiloc.
Il percorso non presenta notevoli difficolta tecniche, anche se richiede un buon allenamento visto che si sviluppa in salita. Durante la stagione di caccia, prestare molta attenzione visto i numerosi capanni presenti.