L’antico castello di Beffi è uno splendido edificio medievale, situato nell’omonima frazione del paese di Acciano (provincia L’Aquila) in Abruzzo. Dominato da un’imponente torre, sorge su uno sperone roccioso sopra la valle del fiume Aterno.
Immerso in uno scenografico panorama, il castello nacque per funzioni difensive e di controllo del territorio, grazie anche alle triangolazioni visive con le vicine torri di Goriano Valli e di Roccapreturo.
All’interno della fortificazione, si trovano diversi ambienti abitativi. Oltre alle stanze destinate al feudatario ed al suo corpo di guardia, il castello dava anche riparo alla popolazione dell’antico borgo. Il recinto fortificato, sviluppato nei pressi della torre, si presenta con una caratteristica forma trapezoidale. Questo è situato lungo il pendio roccioso che scende verso il fiume.
Visitare il castello di Beffi è come fare un tuffo nel medioevo. Infatti, la prima attestazione della presenza di questa fortificazione risale al 1185, anche se l’attuale impianto è del XII-XIII secolo.
La roccaforte è stata poi ampliata e rimaneggiata nel corso del XIV secolo. È di questo periodo anche lo stemma dell’edificio che rappresenta San Michele su una torre.
Castello di Beffi: il medioevo in Abruzzo
La torre si erge maestosa e dominante. Costruita in pietra, è alta circa 20 metri. Edificata successivamente rispetto alla cinta muraria, è collocata nella parte terminale del castello, in posizione elevata rispetto agli altri ambienti.
Ristrutturata negli anni 1990, si presenta con una pianta a forma pentagonale irregolare.
Ha quattro piani collegati tra di loro tramite una scala a chiocciola.
La torre è visitabile su prenotazione, contattando l’associazione culturale Aternostrum.
Nei pressi del castello, su un pianoro ai piedi della frazione di Beffi, si trova la deliziosa Chiesa di San Michele Arcangelo, edificata nel XV secolo d.C.
Ristrutturata dopo il terremoto dell’Aquila del 2009, presenta ancora al suo interno arredi e complementi sacri risalenti al 1500.
Il territorio è ricco di storia ed il castello di Beffi ne è stato protagonista. Dalla sua appartenenza all’abbazia di Farfa fino alla conquista dei Normanni, che svilupparono e ingrandirono la fortificazione.
Senza dimenticare il passaggio, nel 1294, di Pietro da Morrone, poi papa Celestino V, che da Acciano passò per andare all’Aquila. Per questo motivo questa zona rientra nell’itinerario del Cammino del Perdono di Celestino.
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Abbandonato progressivamente a partire dal XVIII secolo, quando la popolazione si trasferì nell’omonima frazione più a monte, il castello divenne definitivamente disabitato dopo il terremoto ad inizio 1900. Negli ultimi anni, grazie all’associazione culturale Aternostrum il luogo sta riprendendo vita, tornando al suo antico splendore.
Noi lo abbiamo visitato in una calda giornata di metà agosto, rimanendone affascinati. Il profumo del finocchietto selvatico, rigoglioso nei prati circostanti, ci ha accompagnato durante la passeggiata alla scoperta del posto.
Questo è luogo che merita di essere valorizzato e vissuto: è un posto che può davvero donare tanto al visitatore che si ferma ad ascoltare ed apprezzare quello che queste vetusta mura hanno ancora voglia di raccontare per non essere dimenticate.